Avellino Scalo

 Avellino Scalo

Sui binari della rinascita: Un sogno da tramutare in realtà

Prossima fermata: Avellino Scalo. Con questo nome la startup Visit Irpinia lancia una sfida: la rigenerazione urbana di Borgo Ferrovia. Una zona strategica del capoluogo irpino che, se immessa sui giusti binari (della promozione territoriale e turistica), potrà sicuram ente giovare all’intera provincia. E, uno degli obiettivi di questo ambizioso progetto firmato da Alessandro Graziano, fondatore e CEO della startup, è trasformare ogni potenzialità del territorio in motore per la sua economia. Come punto di partenza Graziano ha pensato proprio ad uno dei simboli del capoluogo irpino: il quartiere legato alla stazione ferroviaria. Rivalutare quell’area in vista del completamento dell’elettrificazione della tratta Salerno – Avellino – Benevento potrebbe essere una scommessa vincente.

“Con Avellino Scalo – spiega Graziano –  proviamo a dare ossigeno ad una zona, Borgo Ferrovia, e ad un territorio ‘dimenticato’ o tante volte “svuotato” della sua bellezza da un turismo ‘mordi e fuggi’, un vero danno per la nostra economia”.

Perché avete denominato il progetto Avellino Scalo?

“Il nome nasce dall’intenzione di sfruttare la collocazione strategica della stazione di treni di Avellino per creare un punto di riferimento per i residenti e per i viaggiatori che transitano il nostro territorio e desiderano assaggiare i prodotti tipici della zona. Così, nel settembre 2021 abbiamo avviato un dialogo con Ferrovie dello Stato e, dopo aver presentato una manifestazione di interesse legata proprio alla rinascita economica e sociale di quella zona, eccoci qui, con le chiavi in mano pronti ad iniziare con questa nuova sfida”. Con la firma dell’accordo tra RFI e Visit Irpinia, i 348 metri quadrati che fino a qualche anno fa ospitavano la biglietteria, l’edicola ed i servizi dedicati agli operatori di Ferrovie dello Stato, sono stati concessi per trasformare quel quartiere in centro nevralgico di un nuovo modo di concepire il vivere urbano.

Nello specifico, l’area interessata al progetto Avellino Scalo cosa ospiterà?

“Un polo enogastronomico irpino che prevederà un’enoteca provinciale, una caffetteria, una food court (una moderna rivisitazione del dopolavoro ferroviario), un centro culturale con momenti legati anche alla formazione ed un’agenzia di comunicazione specializzata nel food&beverage per rendere il quartiere una calamita di accoglienza, ricchezza e forza capace di coinvolgere Avellino e tutta l’Irpinia”.

 

Quando parte ufficialmente e cos’è Avellino Scalo?

“L’apertura delle attività commerciali e delle iniziative ad esse collegate è previsto entro ottobre. Stiamo lavorando al progetto di riqualificazione dell’area per vivere e far vivere il nostro territorio intensamente”.

L’anima della startup Visit Irpinia affonda le sue radici in un altro importante progetto intrapreso sempre da lei e dalla sua squadra un po’ di anni fa: Irpinia Mood.

“Sin dalla sua fase embrionale, Visit Irpinia si è focalizzata sulla promozione del territorio, sulla rinascita della sua economia e sulla conservazione e divulgazione del patrimonio immateriale legato all’enogastronomia in quanto nata come naturale evoluzione dell’esperienza “Irpinia Mood”, associazione impegnata nell’organizzazione di un food festival nella città di Avellino e di altri eventi di promozione della filiera enogastronomica irpina in diversi paesi della provincia sin dal 2014”.

Cosa rappresenta per te questo progetto?

“Questa è la terra in cui sono nato e in cui ho deciso di vivere ed investire il mio futuro. E se ho imparato qualcosa lavorando in questo territorio, è che nessuno si salva da solo. Il progetto Avellino Scalo rappresenta per me un’opportunità importante per creare non solo sinergie tra le imprese locali e per promuovere la cultura e la tradizione enogastronomica irpine, ma anche per creare nuovi posti di lavoro.

Tuttavia, per realizzare tutto questo, è importante che gli attori locali lavorino insieme, mettendo in comune le proprie competenze e le proprie risorse. Solo in questo modo potremo fare della nostra terra un luogo sempre più accogliente e prospero, per noi e per le generazioni future”.

Perché credere nel progetto Avellino Scalo?

“Perché dobbiamo credere in questa provincia e nelle sue risorse umane.  Avellino Scalo, non dovrà essere solo un ponte di collegamento tra Avellino e le altre province della regione ma, dovrà abbracciare completamente la sua mission: rigenerazione urbana e promozione territoriale”.

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