Lo sguardo fotografico di Luigi Cipriano

 Lo sguardo fotografico di Luigi Cipriano

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La realtà ai margini dei grattacieli

La fotografia per la conoscenza di angoli meno conosciuti delle grandi città, per coglierne l’anima, immaginando la vita, le complessità, le difficoltà, ma anche l’assetto sociale, fatto di coesione e di legame forti con le proprie radici. “Storefront Signs” è il nuovo libro fotografico di Luigi Cipriano, dove emerge tutto il suo talento. La sua tecnica è sotto i riflettori della critica, per la capacità di penetrare, con l’obiettivo, nel cuore di luoghi e persone, fermandosi sulla valenza simbolica della percezione visiva nel racconto della dimensione urbana. 

Cipriano è stato inserito con il Libro fotografico “Traveling In The Land Of Dreams”, che chiude la sua trilogia su New York, tra gli 11 finalisti del Premio 2021 dell’Urban Book Award di Trieste, che vanta una giuria internazionale presieduta da Bruce Gilden e composta da altri nomi di spicco, come Paolo Pellegrin, Francesco Cito e Andrea Holzherr, responsabile delle mostre di Magnum Photo. Inoltre, 20 scatti contenuti nella pubblicazione “Storefront Signs” hanno ottenuto commenti lusinghieri durante il Gran Premio del FuijiFilm Portfolio Italia 2021- FIAF. “Storefront Signes,” edito da Blurb, è nato, come gli altri due libri che compongono la trilogia, durante un viaggio negli Stati Uniti. In questo lavoro, la sensibilità di Luigi Cipriano ha immortalato quartieri e chioschi, dove la vita pullula nelle sane abitudini quotidiane.

Tra le altre pubblicazioni del fotografo, figurano “Vertical City Extended. Urban Geometry of New York” primo libro della trilogia, e “Oltre”, uno splendido viaggio tra foto e poesia, realizzato durante la pandemia. Ma in molti lavori l’obiettivo di Luigi Cipriano si sofferma anche sui luoghi della nostra Irpinia, cogliendone la bellezza e l’unicità, in un itinerario emozionale che nasce da un’osservazione immediata. New York, invece, è la metropoli dalle mille sfaccettature, che offre allo sguardo l’eleganza della Fifth Avenue e la marginalità dei quartieri, di cui si coglie l’energia di un vero centro di aggregazione. Il fotografo la racconta, quindi, in due pubblicazioni, per mostrare i due volti della Grande Mela. Gli scatti di Cipriano lasciano campo libero all’immaginazione, lasciando supporre lo stile di vita che anima gli States. Con la fotografia, si apre il varco alla riflessione sulla società globale, foriera di ulteriori frammentazioni degli assetti sociali. Cipriano non si sofferma sulla marginalità, sul degrado, ma sceglie di indagare le piccole strade, i vicoli, le piazze nascoste, dove le insegne al neon sono testimonianza di una dimensione urbana che rispecchia l’inquietudine di chi ci vive. Un invito, quindi, a cogliere la bellezza di angoli non inseriti nelle mappe per turisti, ma che sono ricchi di vitalità e di creatività. L’autore suggerisce, così, la ripartenza dalla cultura e dell’amore per le piccole cose, che si traduce nei grandi gesti di amicizia e di solidarietà verso chi si mantiene distante dal consumismo globale. Il percorso visivo diventa metodo sociologico, per comprendere i meccanismi psicologici alla base dell’essere comunità.

Cipriano guida l’osservatore ad essere non fruitore passivo, ma uno spettatore consapevole delle differenze che rendono anche gli scorci urbani espressione di un sistema in evoluzione. Il libro risulta estremamente innovativo, l’obiettivo di Cipriano esprime la sua coscienza critica nell’arte sociale, per dimostrare che, nella vastità di una metropoli, i piccoli quartieri risaltano nella loro anima, che integra il frenetico ritmo delle aree centrali. La sequenza di immagini coglie la sospensione del tempo, per sottolineare l’atmosfera di attesa causata dall’incertezza sul futuro.

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Luigi Cipriano nasce a Guardia Lombardi nel 1968, si laurea nel 1993 in Economia e Commercio con tesi di Laurea in Geografia Urbana ed Organizzazione Territoriale presso l’università Federico II di Napoli, vive e lavora ad Avellino.

Si appassiona alla fotografia già all’età di 16 anni, quando gli viene regalata la prima reflex e, successivamente, inizia a viaggiare.

La fotografia diventa il suo hobby preferito, installa in casa una piccola camera oscura dedicandosi alla stampa in bianco e nero, nel suo percorso di foto-amatore predilige, come genere fotografico: la fotografia di paesaggio urbano, la fotografia di architettura, la fotografia di osservazione dei luoghi e la street photography.

Anche se ha intrapreso lo studio della fotografia da autodidatta, ha approfondito le sue conoscenze seguendo diversi seminari e workshop con fotografi e docenti di Fotografia: Massimo di Nonno, Andrea Boccalini, Antonio Politano, Max e Douglas, Max Angeloni, Cosmo Laera, Sandro Iovine, Federica Cerami, Fulvio Bortolozzo.
Ha esposto in mostre collettive e personali, e autore di diverse pubblicazioni.

Socio F.I.A.F., Socio dell’ Accademia di fotografia “Julia Margaret Cameron” di Benevento.
Le sue fotografie sono state pubblicate da due enti accreditati We Do The REST e Slow Watching che fanno capo al Progetto del Ministero dei beni culturali e del turismo fotografia.italia.it

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