Giulia Izzo, endocrinologa tra Campania e Calabria
“Ho un passione per il Taurasi, nei miei viaggi porto in giro le tradizioni della mia terra”
Giulia Izzo è una specialista in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, di origine irpine, attualmente assegnista di ricerca e cultrice della materia presso l’Università Magna Græcia di Catanzaro. Svolge anche l’attività libero-professionale, tra Campania (Salerno, Baronissi, Avellino, Sturno) e Calabria (Catanzaro, Crotone, Isola di Capo Rizzuto). Il suo lavoro si basa principalmente su attività clinica, didattica (lezioni ed esami alle Facoltà di Medicina, Scienze Motorie e Scienze Infermieristiche) e ricerca.
In particolare, di cosa ti occupi come endocrinologa?
L’endocrinologo è una figura trasversale, il mio maestro dice che “l’endocrinologia è la chiesa al centro del villaggio” perché gli ormoni influenzano tutti i processi del nostro organismo. Mi interesso di tutto ciò che riguarda ormoni e metabolismo (patologie ipofisarie, tiroidee, paratiroidee, surrenaliche, gonadiche, diabete, obesità, sindrome metabolica, osteoporosi, sarcopenia) attraverso un approccio al paziente globale e spesso multidisciplinare. Nel corso degli studi ho mostrato un particolare interesse per lo studio della sfera sessuale e riproduttiva maschile e femminile, con particolare attenzione per l’indirizzo andrologico, tanto che, allo stato attuale ricopro la carica di Segretario Androyoung Calabria e Membro della Commissione Nazionale Androyoung della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS). Inoltre ho scelto di approfondire le tematiche dell’endocrinologia geriatrica e della terapia chetogenica. Da un anno effettuo anche videoconsulti online su “Doctorium”.

Cos’è Doctorium?
Doctorium (www.doctorium.it) è una piattaforma, creata da un gruppo di giovani colleghi calabresi, che dà la possibilità di effettuare videoconsulti con medici e psicologi e di seguire i pazienti tramite telemedicina, in totale privacy, sicurezza e nel rispetto delle norme medico-legali. È una piattaforma nata per soddisfare le esigenze comunicative di medici e pazienti, soprattutto alla luce degli ultimi eventi storici che hanno reso necessaria l’attuazione di nuove forme di interazione medico- paziente, in assenza della possibilità di un rapporto frontale. Proprio durante il lockdown, Doctorium ha sponsorizzato e divulgato un questionario sul “sesso al tempo del Coronavirus”, di cui sono stata promotrice in collaborazione con il gruppo del mio maestro, il prof. Antonio Aversa.
In cosa consiste la tua attività di ricerca?
Mi occupo principalmente di ricerca clinica endocrinologica, andrologica e sessuologica nell’ambito di un gruppo di ricerca multidisciplinare costituito da endocrinologi, nutrizionisti, esperti in scienze motorie e psicologi, afferenti al Laboratorio di Scienza dell’Esercizio Fisico e dello Sport (SEFS) dell’Università Magna Græcia di Catanzaro. Multidisciplinarietà e lavoro di squadra sono alla base delle mie attività di ricerca e cliniche. In questo periodo sto approfondendo la relazione tra desiderio sessuale, sociosessualità, olfatto, disgusto e condotte di evitamento. Si tratta di tematiche piuttosto intriganti, alla base dei comportamenti sessuali, ma anche decisamente attuali tanto che sono state oggetto di studio di un questionario online diffuso nel periodo del lockdown che ha raccolto oltre 1100 adesioni e di cui siamo in procinto di pubblicare i risultati.
Da buona irpina hai portato con te in Calabria la passione per il vino…
In Calabria ho perfezionato la mia passione per il vino, soprattutto il Taurasi, iscrivendomi al corso per sommelier e partecipando a numerose degustazioni. Ho portato con me le tradizioni irpine e ho scoperto quelle calabresi. Ho provato il piacere di trasmettere agli amici calabresi la passione per i grandi vini irpini e ho scoperto, con grande gioia, che molti enologi e sommelier calabresi si sono formati e hanno lavorato presso diverse aziende irpine, ma anche che molti compagni di degustazione ben conoscono i migliori ristoranti e i luoghi più affascinanti della nostra terra. A volte, mi capita di fare da tramite tra le due Regioni: nei ristoranti calabresi consiglio prodotti campani e viceversa, tanto che spesso i ristoratori (addirittura due chef stellati!) mi hanno chiesto dei suggerimenti per arricchire la loro carta dei vini. In pratica “gioco” a fare l’esperta, anche nella mia pagina Facebook “La dolce vite” che tutto sommato è una sorta di mio diario di degustazione personale, non tanto privato…