“Coronavirus: tra scienza e coscienza”, il saggio di Giovanni Savignano
Il medico-scrittore: occorre un nuovo Welfare socio-sanitario
Giovanni Savignano, Radiologo presso l’Ospedale Rummo di Benevento, è definito medico-scrittore: studioso del sistema sanitario italiano da decenni, ha scritto uno dei saggi più importanti finora usciti sul Covid -19. Un ebook scaricabile gratuitamente da “Il Denaro”.
Nel suo libro parla di “virus che rinnovano la loro sfida all’umanità” le cui armi di difesa sono antibiotici e vaccini.
La scoperta degli antibiotici è stata la più grande conquista della medicina nel XX secolo; in sintonia con i vaccini sono stati salvati da morte sicura milioni e milioni di persone. Pertanto, la speranza è quella di nuovi farmaci e nuovi vaccini per combattere le malattie da virus.

Come il Covid-19 ha cambiato la nostra vita e il nostro modo di accostarci alla medicina?
Certo, la pandemia, come del resto altre calamità storiche, ricordano a tutti che la scienza e la medicina non possono superare la forza della Natura che , ancora una volta, ha voluto dimostrare la sua superiorità. Questo non significa che bisogna temere e aver paura della Natura stessa, semmai di trovare sempre il giusto approccio per carpire i suoi misteri; in altre parole, anche la ricerca non deve offendere e danneggiare i meccanismi naturali.
Tra virologi che discutono anche animatamente sulle procedure da adottare, c’è l’umanità che attende risposte. Arriveranno?
Ci vuole tempo e serena attesa: qualcuno ha detto che “la ricerca non e’ altro che una lunga pazienza”. Non è utile fare annunci senza solide evidenze scientifiche, meglio non dire nulla. Occorre, invece, moderazione e responsabilità in qualsiasi comunicazione che riguarda la salute e il benessere della popolazione. Certo, come già accaduto, le risposte autentiche arriveranno dopo le dovute procedure sperimentali.
Lei è uno studioso del nostro sistema sanitario da decenni, cosa intende quando sottolinea la necessità di un nuovo Welfare socio-sanitario?
Beh, già prima del coronavirus, il nostro Sistema sanitario mostrava delle carenze sia assistenziali che finanziarie. Già stavamo pagando a caro prezzo la crisi economica del 2008, e ora ci aspettano le conseguenze della prevedibile nuova crisi post-virus. Ecco perchè è necessario un ripensamento dell’attuale impalcatura del Servizio sanitario nazionale, non solo per fronteggiare le malattie infettive e malaugurate nuove epidemie, ma per mantenere in piedi diversi servizi essenziali socio-sanitari in sintonia con le nuove tecnologie e farmaci personalizzati.