Bisaccia

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Il Castello Ducale Pignatelli

Ai confini dell’Irpinia orientale verso la vicina Puglia, il Castello Ducale Pignatelli di Bisaccia  rappresenta uno dei siti fortificati meglio conservati e valorizzati della nostra regione. Rara testimonianza per la storia dell’architettura castellare per la sua stratificazione costruttiva, il complesso monumentale è posto su uno sperone roccioso in posizione dominante sulla valle attraversata dal torrente Isca, affluente del fiume Calaggio. Distrutto dal sisma del 1198, il castello fu ricostruito intorno alla metà del XIII secolo, mentre nel XVI secolo il complesso difensivo fu trasformato in residenza signorile. Dal 1977 è di proprietà del Comune che ne ha attivato il restauro dopo gli ultimi eventi sismici e ne cura la gestione con aperture quotidiane, visite guidate e organizzazione di eventi culturali durante tutto l’anno. Al castello si accede percorrendo una via che lo fiancheggia a nord. Dopo aver percorso il lungo e monumentale bastione, con basamento scarpato in muratura di pietrame, si giunge all’ingresso, rinforzato da due torrioni cilindrici che comunicano fra loro attraverso due accessi che danno adito a un tratto del cammino di ronda provvisto di fuciliere e feritoie. Superando un breve androne si entra in un primo cortile cinquecentesco a pianta trapezoidale, sul quale si aprono ad est e a sud alcuni vani disposti al piano terra. Da qui si accede al Museo Civico Archeologico e al caffè letterario, spazio dedicato a mostre temporanee di arte.

Hanno soggiornato all’interno del Castello Ducale il grande Federico II di Svevia, varie personalità di rilevante importanza storica e culturale tra cui Torquato Tasso e Gian Battista Manso e altre famiglie nobiliari come i De Balzo, D’Avalos, Pignatelli e i francesi de Rochefoucauld. Anche Francesco de Sanctis vi soggiornò e nel suo “Viaggio elettorale” per i paesi del suo collegio “naturale” definì il vecchio borgo “Bisaccia la gentile”.     

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